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Una iniziativa, quella delle conferenze su temi di cultura navale, che la Sezione, con il Presidente dott.sa Patrizia Chierchia e il consigliere alla cultura Francesco P. Storti, si sono impegnati a promuovere e che stanno pian piano realizzando concretamente - con una cadenza bimensile – cosa non certo di poco conto.Si è iniziato con la prima serata dedicata al modellismo navale statico, mentre il secondo incontro, tenutosi venerdì 8 Febbraio, ha avuto come tema: I Pirati e la storia della cantieristica navale a Castellammare.
Due temi apparentemente diversi ma collegati tra loro storicamente, essendo fattori determinanti di una causa – effetto, il primo con le devastanti invasioni barbaresche e l’altro concepito per sopperire alle urgenze difensive navali di quei tempi.
Brillante relatore dell'interessante tema è stato il nostro socio Prof. Gabriele Acanfora, che con l'aiuto di mezzi audio video è riuscito a rendere ancora più chiaro e interessante il tema proposto. Sorprendente è risultata la riflessione finale che è emersa: quanto raccontato non è solo un pezzo di storia che riguarda un passato lontano, ma l’ombra di quei fatti, si allunga nel tempo e arriva fino alla cronaca dei nostri giorni con il frequente sequestro di navi e marinai, richiesta di riscatti.
E' seguito l'intervento di Antonio Cimmino, appassionato conoscitore della storia del cantiere stabiese e autore di un interessante libro " Il Real Cantiere navale di Castellammare di Stabia e le sue Navi". Una raccolta di foto,documenti, minute, curiosità, che dovrebbe trovare un maggiore apprezzamento specie tra gli stabiesi. Il suo intervento si è concentrato più sull’aspetto costruttivo delle navi nel periodo dei Borbone e sulla dislocazione a bordo degli armamenti. Buona la partecipazione dei soci, sicuramente in aumento, che sono stati coinvolti in questi appuntamenti.
A questo progetto storico/divulgativo, partecipano con la LNI. altre associazioni della città quali l’Azienda Cura, Soggiorno e Turismo, l’associazione ecologica Pro Natura, l’A.N. Marinai d’Italia. Una miscela di realtà del volontariato sociale, ognuna con diverse sensibilità, che in questo caso si incontrano, si conoscono e operano insieme formando in concreto quelle parti funzionanti della tanto vagheggiata “società civile”. e.d.
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